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Durante la campagna di scavi archeologici dell'estate del 1908, nell'isola di Creta, fu scoperto per caso, abbandonato in un piccolo vano interrato, un disco di argilla di circa sedici centimetri di diametro con entrambi i lati impressi con caratteri strani, originali anche se apparentemente comprensibili. Ampia la letteratura che si è interessata della descrizione dell'evento e della decifrazione dei caratteri impressi ma, a oggi, quei caratteri non sono stati decodificati né come scrittura né come significato generale. Con questo saggio si intende dimostrare come il disco di Festos possa rivelarsi in realtà un contenitore suggestivo di dati numerici: per la prima volta viene esaminato l'aspetto numerale presente nel manufatto che, in modo stupefacente, rivela la presenza di un vero e proprio calendario; del primo calendario di area egea che si conosca.